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venerdì 23 febbraio 2007

Rossi-Iezzo, attenti ai paisa’!!!

Gennaro e Generoso, senza accento sulla “e”. Gennaro e Genero­so, il duo “G&G”, nomi propri di por­tieri di Comuni napoletani. Iezzo, Ros­si e Triestina-Napoli: due paisà che di simile non hanno la data di nascita (33 anni il primo, 28 il secondo) ma il luo­go in parte sì. Iezzo da Castellammare di Stabia, Rossi da Qualiano. Gennarì e Gegè, per gli amici degli amici due tipi tosti che pure s’assomigliano ma un pochettino: pioggia di gel sui capel­li e braccia bioniche. Questa qui è una storia di porte chiuse, guanti incrocia­ti e di rigori (attenzione...). Sabato sa­ranno uno di fronte all’altro piazzati a distanza di qualche metro di campo e non solo...
IEZZO - Dannate punizioni, gliele stanno tirando tutte all’incrocio e fan­no centro! Gennaro Iezzo e quel cruc­cio, la parabola che Bondi ha infilato domenica in rete non l’ha fatto dormi­re la notte. Difficile da bloccare pure per superman Iezzo che ora non meri­ta certo di essere trascinato sul banco degli imputati. No e poi no. Sino all’al­tro ieri era stato celebrato come un eroe, è bastato un calcio piazzato (di­rete, l’ennesimo...) per fare crollare il suo mito? Non è possibile. Iezzo era, è e sarà uno dei protagonisti assoluti della stagione, siamo pronti a metter­ci una mano sul fuoco ( non la sua, chiaro...). E la sfida con Rossi non vuo­le lasciarsela sfuggire. Iezzo si vuole pure prendere la rivincita col destino che contro l’Arezzo gli ha detto contro, questa è la sua punizione...
ROSSI - Uno, nessuno, centomila. Quanti Rossi ci sono in Italia? Moltis­simi.Ma di portieri? C’era “Seba” Ros­si del Milan, questo una volta. C’è an­cora oggi Generoso, napoletano che iniziò la sua giovane carriera nel Me­lito, poi passò al Napoli Nord, poi tor­nò al Melito (a 15 anni lo fecero titola­re in Eccellenza...), poi andò a Bari. Ecco Rossi, il Genoroso nella vita, molto di meno tra i pali ( con i bom-b­er...). Gegè è conosciuto ai più come l’esperto in rigori. Li para e li batte: « In Eccellenza e nella Primavera mi capitò spesso di batterne, ne ho segna­ti tanti di gol così...» . Verissimo. Pen­sate un po’ che col Bari, un giorno, vin­se il torneo di Viareggio segnando due penalty, uno agli ottavi e uno in semi­finale (forse per questo indossa la ma­glia numero “10'? « No, non la voleva nessuno e la presi io... ».) (fonte:Corriere dello sport)

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