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giovedì 19 aprile 2007

Iezzo, le mani d'oro di Napoli!!!

"Voi pensate a fare gol, al resto penso io". Gennaro Iezzo non perde occasione per incoraggiare i compagni dell’attacco. Prima delle partite tranquillizza tutti con le sue parole ed anche il suo sguardo. « Dai, proviamo a concretizzare le azioni che creiamo. Non siete inferiori a nessuno, tirate in porta. E se pure mi tocca fare gli straordinari, attacchiamo sempre » .Iezzo non è uno che parla molto ma quando parla si fa sentire. Ha prolungato il contratto fino al 2010 perchè è sempre più convinto della scelta fatta. « Il Napoli per me è la mia vita» , ripete spesso. Gli diedero del folle quando accettò di scendere di categoria: « Che fai, ti vogliono in serie A e te ne torni in serie C?», «Lo sai che ti rivorrebbero a Cagliari? » , « Lo sai che ti cerca la Roma per fare da secondo? » . Niente da fare. Il suo sogno era quello di indossare la maglia azzurra ma soprattutto di mostrare riconoscenza a Pierpaolo Marino. « Vado a Napoli, non c’è offerta che tenga. E poi non posso dire di no al Direttore » , ripeteva l’estremo difensore di Castellammare di Stabia, cresciuto a pane e Napoli, la stessa passione del padre perso immaturamente, la stessa del fratello. « La domenica correvo al San Paolo di nascosto da mia madre » , racconta da sempre. GIA’ UN IDOLO - Iezzo è entrato di prepotenza nel cuore dei tifosi napoletani. Non per gli interventi pure straordinari che sta compiendo da due anni a questa parte ma per come si è calato nel ruolo. Con un attaccamento alla maglia fuori della norma. Con estrema serietà. Con tanta dedizione. Non c’è prepartita che il riscaldamento di Iezzo non venga accompagnato da applausi e cori della curva. E lui replica puntalmente alzando il braccio al cielo in segno di saluto.Quando a Treviso, Beghetto è andato sul dischetto per calciare il rigore in tanti hanno imprecato preoccupandosi di una possibile rimonta. Poteva essere il gol del due a uno. Ma Iezzo con calma olimpica si è tuffato alla sua sinistra mandando in angolo il pallone. Con la stessa disinvoltura ha negato una rete già fatta a Fava Passaro e poi distribuito fiducia ai compagni della difesa. « Dai, stringiamo i denti che anche questa è fatta» , urlava nei minuti finali. SICUREZZA PER IL FINALE - Su di lui, Reja confida ciecamente. Iezzo è una garanzia. Non a caso, il tecnico friulano volle a Napoli in qualità di preparatore dei portieri Nico Facciolo. Aveva avuto entrambi a Cagliari. Reja sapeva del feeling esistente tra Nico Facciolo (ex allievo di Reja al Monselice) ed il portiere di Castellammare di Stabia. Sapeva quanto fosse scrupoloso Facciolo e quanto grande la serietà di Iezzo. Li lascia fare. E soltanto due volte ha dovuto far ricorso a Gianello, quando Gennaro accusò un fastidio fisico durante il riscaldamento a Trieste e coscienzosamente si fece da parte. (fonte: corriere dello sport)

Di lui dice il grande Garella: "Da anni Gennaro Iezzo ha un rendimento costante ed eccellente. Il Napoli si è assicurato la copertura di un ruolo tanto importante con un elemento di sicura affidabilità. Tiene tantissimo alla maglia e questo lo fa stare sempre su di giri".

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